«Il nuovo atto d'indirizzo va accolto positivamente. Consente di tornare a trattare e presenta correttivi che potrebbero andare verso la tutela sia degli emolumenti sia dei rapporti di lavoro». Angelo Testa presidente Snami cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno all'uscita del nuovo atto d'indirizzo per la convenzione dei medici di medicina generale. A una prima lettura, l'atto ufficializzato dal comitato di settore non conterrebbe stravolgimenti rispetto alle precedenti versioni. Contempla l'apertura degli studi medici dalle 8 alle 24 anche sabato e domenica assicurata attraverso la continuità assistenziale nell'ambito delle aggregazioni funzionali e l'attivazione del 118 nelle ore notturne dalle 24 alle 8. La continuità andrà garantita nelle 16 ore di apertura sia da medici retribuiti a quota capitaria sia da medici pagati a quota oraria. Ci si avvia verso la coesistenza di due regimi di pagamento della medicina generale, capitario e orario, oltre che ad una medicina di iniziativa che prende in carico le cronicità nelle aggregazioni, che impiegano infermieri ed altro personale sociale e sanitario. Negli studi dei Mmg si provvederà localmente a prenotare esami, presidiando tutte le fasce orarie «ed evitando (come ha già sottolineato il segretario Fimmg Giacomo Milillo) intasamenti nei pronto soccorsi a discapito di chi ha una vera emergenza». Testa, numero uno Snami, sottolinea le vere differenze epocali del nuovo atto rispetto alle bozze precedenti. «In primo luogo, ci consente di tornare al tavolo di trattativa con Sisac, poiché definisce esclusivamente funzionali le aggregazioni territoriali-Aft ponendo in secondo piano le Uccp. Vuol dire che le indennità (gruppo, collaboratore) che nelle precedenti bozze di atto d'indirizzo si davano per sottratte al medico allo scopo di remunerare le nuove associazioni-strutture, resteranno al medico. La seconda grande novità -continua Testa - è l'H16 al posto dell'H24. Nelle 8 ore rimanenti si prevede il "ritorno" dei medici del 118. Da quattro anni, con l'H24 di assistenza primaria e guardia medica, questi colleghi, anche se convenzionati (parte di loro), si reputavano destinati a dipendenza, in transito verso l'ospedale; il nuovo atto di indirizzo li riammette sul territorio. Ora il loro apporto va ricalibrato». Testa non nasconde criticità. «Anche nel caso in cui l'H16 si realizzi, qualche sacrificio occupazionale in termini di ore in meno lavorate potrebbe essere possibile per i medici con contratto a tempo determinato, in prevalenza privi di diploma di formazione triennale. In questo contesto, Snami Emergenza, con un occhio alla questione del